Antonella-Francesca
Dopo gli studi compiuti all’Accademia di Belle Arti di Venezia (1989-1993) e successive mostre in Italia fino al 2007, nel 2023 torna di nuovo in mostra nella galleriaa di Venezia partecipando con alcune opere all’inaugurazione del luogo, il 25 marzo, insieme ad altri artisti e prossimamente con una sua personale.
Antonella-Francesca, figlia del maestro d’arte Paolo Di Stefano, così descrive le sue opere:
“Nelle mie opere ho scelto di utilizzare il tessuto, le corde e il colore perchè mi permettono di esprimere e “narrare” emozioni e sensazioni. Sono approdata a questo personalissimo stile, che riassume le mie conoscenze-esperienze dopo anni di lavoro”
Nelle sue opere Antonella-Francesca elimina man mano la tela del quadro lasciando solo il telaio in legno, sostituendo il supporto pittorico con la stoffa e lo spago (soprattutto nei lavori che esporrà nella galleria di Venezia), ci dice ancora a tal proposito: “I nodi talvolta simboleggiano gli intrecci della fatalità, talvolta possono rappresentare l’unione di due esseri, ma anche il legame sociale, che in questo momento è il più importante (dopo il periodo pandemico, ma anche dopo l’auto isolamento “dall’intrattenimento” generato da internet e dalle dipendenze da esso).
Il nodo ricopre un ruolo importante nei lavori dell’artista come protagonista silenzioso presente in varie culture, utilizzato per la sua forte valenza simbolica dalla cultura cinese a quella inca, dall'indiana alla greca, dalla tibetana a quella egiziana. E come non citare, per ultimo, la corda che unisce-ormeggia con un nodo finale il vaporetto alla banchina delle varie fermate a Venezia città che unisce persone di tutti i luoghi del mondo che vengono a visitarla.
Copia tradotta in inglese, (UK)
Venezia, 12 marzo 2023, Antonella-Francesca, arte in evoluzione, VIDEO
Impeto-Vulcano
102X82, Tecnica: tessuto, foglia d'oro, vetro, tempere e acrilico
“Superstiti”
I brandelli di tessuto come nell’opera “Superstiti” simboleggiano l’essenza umana dell’estremo, della fatica dello sforzo. Un’umanità provata e messa a nudo in cui gli uomini laceri e consunti si ergono con forza, coraggio, ma rimangono comunque in contatto, anche se non comunicano più apparentemente: i nodi simboleggiano questi legami, tra gli uomini, che rimangono nel tempo al di là degli spazi e le differenze che li dividono.
Testi: Antonella-Francesca Di Stefano e Arkedalus.